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“Spinto fuori strada, volevano rapinarmi”, si schianta con l’auto sull’Asse Mediano a Giugliano

Un cittadino ha raccontato al deputato Borrelli di essere stato speronato mentre percorreva Ponte Riccio; sarebbero stati due uomini in un furgone, forse per rapinarlo.
A cura di Nico Falco
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I danni all'automobile sull'Asse Mediano, a Giugliano (Napoli)
I danni all'automobile sull'Asse Mediano, a Giugliano (Napoli)

Due persone a bordo di uno furgone lo avrebbero affiancato mentre percorreva l'Asse Mediano, all'altezza di Giugliano, e lo avrebbero spinto fuori strada, forse per costringerlo ad accostare e quindi per rapinarlo. È quello che ha raccontato al Pronto Soccorso un cittadino del Napoletano, che mercoledì scorso, 2 ottobre, è finito fuori strada e si è schiantato: l'automobile è rimasta completamente distrutta, l'uomo ha riportato un trauma cranico.

La vittima ha raccontato l'episodio al deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha rilanciato sui social la testimonianza, le foto dell'automobile dopo l'incidente e del certificato rilasciato dal Pronto Soccorso dell'Asl Napoli 2 dove l'uomo, arrivato con un'ambulanza del 118, è stato visitato:

Stavo tornando a casa, quando ad un tratto, un furgone bianco con a bordo due persone, di etnia Rom, mi hanno tamponato con violenza fino a portarmi fuori strada. Il loro intento era quello di rapinarmi o derubare la mia auto: ho perso i sensi e non ho avuto modo di constatare quello che è accaduto successivamente in quanto ho subìto un trauma cranico con amnesie momentanee. A distanza di qualche giorno dall'accaduto, sto ancora male. Potevo anche morire e non vedere più la mia famiglia.

Si tratta di "un episodio gravissimo che avrebbe potuto concludersi con una tragedia – commenta Borrelli – Ponte Riccio è una delle aree più degradate d’Italia: continue discariche a cielo aperto ed altissimo tasso di criminalità. Una situazione che purtroppo è comune a tutte quelle zone dove è presente quella stessa tipologia di accampamenti che non rappresentano una sistemazione abitativa d’emergenza ma luoghi di degrado e anarchia permanenti. Non si possono più tollerare, vanno smantellati anche perché lì vivono tanti bambini costretti ad una vita indecente".

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